EQ grafico o parametrico?
Se siete alla ricerca di pedali di equalizzazione, probabilmente vi sarete imbattuti nei due tipi principali: l'equalizzatore parametrico e l'equalizzatore grafico. Ogni tipo ha i suoi punti di forza quando si tratta di plasmare il tono della chitarra, quindi la domanda sorge spontanea: quale scegliere? La risposta dipende dalla vostra applicazione specifica.
Cominciamo col capire cos'è l'equalizzazione. EQ è l'acronimo di equalizzazione, uno strumento utilizzato nell'audio per modellare il bilanciamento delle frequenze di un suono, rendendolo più gradevole o inserendolo meglio in un mix. L'equalizzazione ha un impatto profondo sul tono della chitarra, come dimostrano semplici regolazioni come l'abbassamento della manopola dei toni o la regolazione dei controlli degli alti e dei bassi di un amplificatore.
Gli equalizzatori sono costituiti da più filtri audio che lavorano insieme per modellare il suono. I filtri passa-alto e passa-basso eliminano le frequenze di disturbo agli estremi dello spettro. Le bande di equalizzazione regolari hanno una frequenza, una larghezza di banda (Q) e un livello specifici per potenziare o ridurre aree specifiche.
Cosa distingue l'equalizzazione grafica da quella parametrica?
L'equalizzatore grafico impiega molte bande di equalizzazione strette e adiacenti per indirizzare frequenze specifiche, mentre l'equalizzatore parametrico consente di regolare l'ampiezza di ciascuna banda per un controllo più ampio.
L'equalizzatore grafico è comunemente usato per escludere frequenze specifiche che contribuiscono al feedback nei sistemi di amplificazione dal vivo. Ogni banda è rappresentata da un cursore che può essere alzato o abbassato per aumentare o ridurre la frequenza corrispondente.
D'altra parte, l'equalizzazione parametrica trova largo impiego nella registrazione e nel missaggio per alterare il carattere di un suono o enfatizzare determinate qualità. Al posto dei cursori, l'equalizzatore parametrico impiega manopole e interruttori rotanti tradizionali per controllare diversi parametri che modellano la banda di equalizzazione. I parametri più comuni includono il tipo di filtro (HPF, LPF, BPF, shelf, bell, notch), Q (larghezza di banda o "fattore di qualità"), frequenza e guadagno.
All'inizio, alcuni utenti potrebbero trovare l'equalizzazione grafica più facile da comprendere, in quanto la regolazione di più bande fornisce una rappresentazione visiva della curva complessiva, da cui il nome "equalizzazione grafica". Tuttavia, una volta che ci si abitua, l'equalizzatore parametrico offre una flessibilità molto maggiore. Inoltre, offre vantaggi specifici per i chitarristi.
Quando utilizzare l'equalizzazione parametrica
L'equalizzazione parametrica consente di accedere a una gamma più ampia di forme e curve utilizzando un numero inferiore di bande rispetto all'equalizzazione grafica. Ad esempio, se si vuole aumentare i medi di un particolare tono con un roll-off graduale su entrambi i lati della frequenza di picco, un EQ parametrico con un'ampia impostazione di Q può ottenere un roll-off omogeneo delle frequenze di equalizzazione. Al contrario, un pedale di equalizzazione grafica che tenta di ottenere lo stesso effetto può presentare picchi e avvallamenti evidenti a causa della sovrapposizione dei bordi di ciascuna banda, rendendo difficile indirizzare frequenze precise.
Quando utilizzare un equalizzatore grafico
Nonostante i vantaggi già citati dell'equalizzazione parametrica, l'equalizzazione grafica può ancora rivelarsi utile per eliminare le frequenze indesiderate che causano il feedback, soprattutto se non si dispone di un buon pedale noise gate. Il Q stretto di ogni banda rende l'equalizzazione grafica molto efficace per eliminare specifiche frequenze problematiche. Alcuni musicisti utilizzano un pedale di equalizzazione grafica nel loop degli effetti dell'amplificatore per adattare la sezione preamplificatrice all'amplificatore di potenza e ai diffusori. Questo approccio riduce efficacemente i singoli picchi, ottenendo un suono più omogeneo e una migliore sinergia tra chitarra, amplificatore e diffusori.
Per la maggior parte delle altre situazioni, l'equalizzatore parametrico è la scelta migliore. Eccelle nel modellare delicatamente i toni, nello scolpire le correzioni e nel potenziare in modo selettivo, mantenendo la trasparenza. Ecco alcuni scenari timbrici della chitarra in cui l'equalizzatore parametrico brilla:
1. Eliminare l'accumulo di basse frequenze: Un'eccessiva quantità di bassi può causare fangosità, anche se l'amplificatore non è sull'orlo dell'overdrive. In alcuni casi, lo stack dei toni da solo può non essere sufficiente a ripulire le basse frequenze. Una riduzione precisa delle basse frequenze con un Q medio o ampio può risolvere facilmente il problema, mantenendo l'equalizzazione morbida e il tono incisivo.
2. Smussare gli alti aspri: Al contrario, alcune combinazioni di apparecchi possono suonare dolorosamente stridenti e acuti. Questo spesso deriva da un picco di frequenze nella parte alta dei medi, dove l'orecchio umano è più sensibile. Un buon equalizzatore parametrico consente di identificare e attenuare la gamma incriminata senza influire sul resto del suono.
3. Potenziamento dei medi senza aggiungere overdrive: Un forte midrange è fondamentale per far risaltare le chitarre nei live o nei mix di registrazione. La gamma di pedali PDF di Stone Deaf è stata progettata proprio per questo scopo. Quando questi pedali vengono utilizzati per spingere un amplificatore verso la saturazione, è comune abbassare il loro controllo di guadagno completamente in senso antiorario per lasciare che l'overdrive dell'amplificatore prenda il sopravvento. Fortunatamente, i pedali Stone Deaf Effects sono dotati di un controllo di equalizzazione parametrico di qualità da studio e di facile utilizzo. In questo modo è possibile selezionare le frequenze di mid-boost ideali senza che il pedale di pilotaggio vada in clipping a stato solido. Inoltre, i pedali Stone Deaf Effects Fig Fumb e Warp Drive includono un noise gate controllabile di qualità da studio, che consente di modellare con precisione i toni, di ottenere un ampio guadagno e di controllare i rumori e i feedback indesiderati, il tutto in un unico pedale.
In sintesi, la scelta tra equalizzazione grafica e parametrica dipende dalle vostre esigenze specifiche. L'equalizzatore grafico è efficace per eliminare il feedback e intervenire su frequenze specifiche, mentre l'equalizzatore parametrico offre maggiore flessibilità e controllo per la modellazione generale del tono e la scultura correttiva. Considerate i vantaggi unici di ciascun tipo e scegliete quello che meglio si adatta al tono della vostra chitarra e all'applicazione desiderata.